Stoick e Valka
Ricordate quando da piccoli eravate fissati con un cartone animato?
Lo guardavate fino allo sfinimento di tutti i vostri famigliari?
Fino a ricordarne ogni singola battuta tanto che per gioco qualcuno toglieva l’audio per verificare la vostra memoria?
Lo guardavate fino allo sfinimento di tutti i vostri famigliari?
Fino a ricordarne ogni singola battuta tanto che per gioco qualcuno toglieva l’audio per verificare la vostra memoria?
Bene, restate in quel mood, e ora vi spiego.
Dopo aver visto tutte le puntate, svariate volte, di Bing e dei PJMasks ne avevo talmente una solfa che ho pensato fosse giusto il momento di far vedere un “lungometraggio” a mio figlio di 3 anni.
Così almeno quando è finito è finito e non ci sono “altre puntate” che tengano.
Così almeno quando è finito è finito e non ci sono “altre puntate” che tengano.
Primo cartone animato “How to train your Dragon” del quale ha già dall’età di 7 mesi il pupazzo.
Una bomba! Lo ha subito adorato… forse anche troppo.
Da qualche tempo è anche uno dei principali argomenti di conversazione in casa.
I Draghi.
La mamma Cartolaia non disdegna eh… Se lo guarda insieme al pupetto, rifiutando il vantaggio di poter fare qualcos’altro nel frattempo.
Una bomba! Lo ha subito adorato… forse anche troppo.
Da qualche tempo è anche uno dei principali argomenti di conversazione in casa.
I Draghi.
La mamma Cartolaia non disdegna eh… Se lo guarda insieme al pupetto, rifiutando il vantaggio di poter fare qualcos’altro nel frattempo.
Una sera nel periodo di “Che diavolo faccio per febbraio??!” - succede tutti i mesi e di solito copre il periodo dal 10 al 30 del mese -
stavo stranamente guardando il sequel e pensavo a quanto fosse dolce lo spezzone di film dove i genitori di Hiccup si rincontrano dopo 20 anni.
Quei 5 minuti di film fanno sempre emozionare, e fanno scendere sempre la lacrimuccia.
Quei 5 minuti di film fanno sempre emozionare, e fanno scendere sempre la lacrimuccia.
I timori di Valka e lo sguardo innamorato di Stoick sono una ricetta sublime.
La canzone che intonano in perfetta armonia nonostante il tempo trascorso, dimostra un amore che noi non possiamo né immaginare, né conoscere, forse solo immaginare, solido, indissolubile e sincero.
Nell’ascoltarla ad oltranza ho sentito il bisogno di farci qualcosa.
Nell’ascoltarla ad oltranza ho sentito il bisogno di farci qualcosa.
Ma cosa di preciso?
Ed ecco che ho sfruttato il bonus Timbro!
Il font utilizzato è volutamente poco leggibile, in quanto il timbro è stato pensato per fare da sfondo alle creazioni, non per esserne il protagonista.
Il font utilizzato è volutamente poco leggibile, in quanto il timbro è stato pensato per fare da sfondo alle creazioni, non per esserne il protagonista.
Tanto per chiarire di cosa si parla vi lascio anche il video di quel frammento di film, chissà che non faccia venire gli occhi a cuore anche a voi!